La Storia de “il Consorzio il Terrazzo alla Veneziana”

Il terrazzo alla veneziana è un pavimento molto particolare.
Al di là del fattore puramente estetico, esiste un aspetto che lo contraddistingue da qualsiasi altra pavimentazione sul mercato: il terrazzo alla veneziana, infatti, viene realizzato interamente in opera.

Tutti i materiali che lo compongono arrivano in cantiere allo stato naturale e separati tra loro: nulla è preconfezionato.

Le fasi di lavorazione, escluso l’impiego di macchine impastatrici e levigatrici elettriche per il terrazzo in cemento, sono rimaste esclusivamente manuali.
Nessuna macchina, infatti, potrà mai sostituire il terrazziere nelle delicate operazioni di semina e di rullatura, che tra l’altro distinguono il vero terrazzo alla veneziana da altre contraffazioni, sempre più diffuse sul mercato e frutto di tecniche di lavorazione sbrigative.

L’elevata manualità ha contribuito a creare tra i vari operatori del settore delle piccole diversità, che rappresentano il segno distintivo di un prodotto unico ed irripetibile.

Nonostante queste necessarie differenze, giusta affermazione delle potenzialità artistiche individuali, tutti gli associati del Consorzio si sono trovati in perfetta sintonia nel dettare le “Regole Generali per la Costruzione ed il Restauro del vero Terrazzo alla Veneziana”.

Da un punto di vista strettamente storico, il terrazzo alla veneziana è frutto della genialità dei popoli latini, che sono stati capaci di sfruttare i poveri elementi a loro disposizione per creare un prodotto di pregevole valore artistico.

Questo tipo di pavimentazione di origine molto antica ha trovato la sua consacrazione definitiva a Venezia, dove nel 1586 sorse “l’Arte de’ Terrazzeri”, che approvò la prima regolamentazione scritta contenente le regole costruttive.

Da Venezia il terrazzo alla veneziana è stato esportato in tutto il mondo testimoniando ancora oggi, con la sua presenza nei palazzi più importanti, la qualità superiore di un manufatto tipicamente veneto.

Originariamente in calce, il terrazzo alla veneziana ha subito numerose e continue evoluzioni nel corso dei secoli, adattandosi ai gusti caratteristici di ogni epoca.

L’utilizzo di macchine levigatrici, infatti, ha consentito il passaggio al legante di cemento garantendo un’ulteriore resistenza di questo tipo di pavimentazione al logorio dei secoli.

Negli anni settanta il suo impiego ha conosciuto una leggera flessione poiché si è tentato di soppiantarlo prima con surrogati industriali di basso contenuto tecnico ed estetico ma di prezzo molto accessibile, poi con l’introduzione delle ceramiche e della moquette considerate in quei tempi innovative e rivoluzionarie.

Negli anni ottanta si è chiusa questa breve parentesi e si è aperto il periodo dei grandi restauri.

Insieme ad un nuovo modo di intervenire sugli edifici storici e alla riscoperta dei materiali classici dell’edilizia, infatti, gli architetti hanno restituito al terrazzo alla veneziana la sua originaria dignità e importanza. I committenti, riscoperta una particolare sensibilità nel conservare le originarie strutture architettoniche, hanno riproposto e restaurato il terrazzo alla veneziana, riconoscendogli un ruolo esclusivo soprattutto nell’area lombardo-veneta.

Oggi il grande interesse che si è creato attorno a questa pavimentazione ha fatto nascere negli operatori del settore l’esigenza di difendere le sue caratteristiche costruttive ed estetiche, e tale impegno si è concretizzato nella creazione del Consorzio “Il Terrazzo alla Veneziana”.

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